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Ra-Dio 30 anni dopo

Tra i tanti workshop, seminari e talk che si sono tenuti all’hackmeeting – l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, ormai alla sua 25ma edizione – troviamo la presentazione della (ri)pubblicazione di un antico e singolare oggetto letterario digitale: “Ra-Dio”.


Ra-Dio è stato il primo ipertesto narrativo italiano. Realizzato da Lorenzo Miglioli – già autore di testi sperimentali per diversi media, dalla televisione, al cinema, al teatro – Ra-Dio fu pubblicato nel maggio 1993 all’interno della collana Elettrolibri, una coedizione tra le case editrici Castelvecchi (Roma) e Synergon (Bologna), con il contributo tecnico del gruppo milanese Human Systems.

A testimonianza del periodo storico di transizione, Ra-Dio venne presentato in due versioni: cartacea, sotto forma di un libretto dalla copertina verde, e digitale, sotto forma di floppy disk da 1.44 Mb (per la precisione, i floppy – forniti in allegato alla pubblicazione cartacea – erano due: uno compatibile con DOS e uno compatibile con Mac).
Il libretto, di 90 pagine, conteneva degli estratti di Ra-Dio e di Bit Generation, un altro breve racconto realizzato da Miglioli, e un’intervista a Michael Joyce, autore del primo romanzo elettronico ipertestuale mai pubblicato, afternoon, a story (1987), nonché co-ideatore di Storyspace, la piattaforma di scrittura e lettura ipertestuale con la quale vennero realizzati sia Ra-Dio che lo stesso afternoon.


I floppy disk contenevano, ciascuno, la prima traduzione italiana del romanzo di Joyce (curata da Alearda Pandolfi, Filippo Soresi e Walter Vannini) e Ra-Dio, naturalmente, in una versione ampiamente rimaneggiata rispetto a quella cartacea, sia perché sfruttava le potenzialità del medium elettronico, sia perché interagiva con altri testi (Bit Generation e altri brevi racconti scritti in coproduzione con Stefano Raspini e Giuseppe Caliceti, membri fondatori, insieme a Miglioli, del gruppo di ricerca letteraria I.E.N. Ipermarket Emilia Nord).

Visionario, caustico, provocatorio, Ra-Dio è sì un racconto di fantascienza distopica – assieme al tecnoguerriero John Cable Cult III si scopre che l’umanità si è estinta da migliaia di anni e la Terra è diventata un immenso museo virtuale – ma è anche, soprattutto, un intervento artistico nato dalla consapevolezza dell’evolversi della letteratura

Miglioli, infatti, descrisse il dischetto come un “ready made” della nuova letteratura in mutazione, un virus da non liberare aprendo il file che lo conteneva (e, come tale, venne esposto nel 1995 al Centre Pompidou di Parigi in una collettiva d’avanguardia).

Questa operazione artistico-concettuale generò un enorme impatto mediatico: in Italia esplose l’interesse per la letteratura ipertestuale, Ra-Dio vendette oltre ventimila copie e il suo autore divenne un autore di culto per un’intera generazione.

Mai più ripubblicato, oggi Ra-Dio è praticamente introvabile… Finora.


A distanza di 30 anni, il primo ipertesto narrativo italiano è di nuovo disponibile sul sito archive.org in una versione archivistica interattiva e fedele all’originale, grazie allo sforzo congiunto di alcuni collettivi e istituzioni che si occupano di conservare e studiare la storia della tecnologia, della cultura e della società digitale: i musei MIAI (Museo Interattivo di Archeologia Informatica) di Cosenza e MusIF (Museo dell’Informatica Funzionante) di Palazzolo Acreide, e il gruppo LEI (Letteratura Elettronica Italia).


La presentazione si è svolta durante hackmeeting, presso il centro sociale occupato autogestito “Angelina Cartella” di Reggio Calabria, nel pomeriggio di sabato 9 settembre con la presenza dei curatori dell’iniziativa e dell’autore, che ha gentilmente fornito il materiale originale e acconsentito all’operazione.

[Testo di Roberta Iadevaia / LEI]

Qui di seguito trovate il link per accedere alla pagina con la scansione del testo cartaceo, il dump dei dischetti con la versione ipertestuale del libro e un emulatore utilizzabile direttamente nel browser per utilizzare il software nel suo ambiente originale.

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Electric dreams, terza edizione

warm-up per hackmeeting 2023

da venerdi 28 luglio a domenica 30 luglio 2023
c/o laboratorio e deposito musei MIAI e MusIF
Edificio Ex-CUD – Via C.B. Cavour 4, Rende (CS)

..per il terzo anno consecutivo, un fine settimana di mezza estate dedicato al restauro del sistema GE-120 dei musei MIAI e MusIF!

come forse ormai saprete, nel 2017 abbiamo recuperato questo cosone, che gestiva l’aereoporto di Zurigo negli anni ’70, e stiamo lavorando per riportarlo in vita!

** A che punto siamo col restauro?

Durante la prima sessione di lavoro (luglio 2021), abbiamo dato un’occhiata alla documentazione, facendoci una idea di massima su come funziona il sistema, cosa fanno le singole componenti e come interagiscono tra loro. Diverse decine di manuali tecnici estremamente dettagliati sono stati in seguito scansionati e sono adesso in formato digitale, facilmente consultabile e ricercabile.

L’anno scorso (luglio 2022) siamo passati all’azione, riuscendo a testare la quasi totalita’ delle schede logiche che compongono il processore del sistema. Dopo aver studiato il funzionamento dell’apposito tester in dotazione con la macchina, siamo stati in grado di replicarne il funzionamento su un hardware moderno preservando la periferica originale e facilitando notevolmente il procedimento.

** Quale e’ il piano per questa sessione?

  • Completare il test delle schede del processore.
  • Capire come funziona la console di diagnostica “di basso livello” del sistema, verificarne lo stato ed eventualmente utilizzarla per eseguire delle piccole prove di funzionamento del processore.
  • Le routine di diagnostica piu’ sofisticate, necessarie a proseguire i test, sono salvate su delle schede perforate: sarebbe bello trovare un modo di emulare il lettore di schede per avere un modo moderno per leggere ed inviare i programmi al sistema!

** Cosa altro faremo?

Come per gli anni passati, non e’ indispensabile unirsi al gruppo restauro!

Le persone piu’ forzute e/o volenterose e gli appassionati di logistica (sappiamo che ci siete!) possono darci una mano a sistemare gli spazi dell’ex-CUD, presso cui ci siamo trasferiti nel luglio dello scorso anno e nei quali stiamo allestendo la nuova mostra permanente dei musei.

Se soffrite di logorrea oppure se vi sentite professorone o saputelle, sappiate che ci sono degli spazi che possono essere utilizzati per dei seminari, quindi portate il vostro talk e forse ci sara’ qualcun* disposto ad ascoltarvi.

Infine, le ore serali saranno aperte a improvvisazioni e sperimentazioni audiovisive, con misteriose e segretissime ospiti, … naturalmente chi vuole puo’ unirsi alla jam! 😉

..ricapitolando,

LOGISTICA E FAQ:

** Quando si fa?

da venerdi 28 luglio a domenica 30 luglio 2023

** Come si arriva?

l’ex-CUD si trova qui: https://www.openstreetmap.org/way/259888162

In auto: si esce a Rende (ex “Cosenza Nord”) dalla autostrada SA-RC.

In treno: la stazione piu’ vicina (~2km) e’ Castiglione Cosentino.

In aereo: la destinazione e’ Lamezia (aereoporto SUF) e poi bus regionale per Cosenza/Rende oppure bus urbano per Lamezia Stazione e poi treno.

** Dove si dorme?

Per una serie di motivi non si puo’ dormire sul posto, quindi annunciate la vostra presenza scrivendo a: museo (at) verdebinario (dot) org e cercheremo di aiutarvi a trovare una sistemazione compatibile con il vs budget …oppure arrangiatevi per conto vostro, la citta’ non e’ costosa.

** Si mangia?

Non siamo attrezzati per cucinare e gestire una cucina. Prevediamo di fare una grigliata in giardino venerdi e/o sabato sera, per il resto possiamo arrangiarci facilmente dato che nei paraggi ci sono diversi supermercati, alimentari, bar e trattorie, tutti piuttosto economici.

** Mi posso lavare?

Abbiamo a disposizione un bagno con doccia, rigorosamente fredda.

** Posso venire qualche giorno prima / fermarmi qualche giorno in piu’?

Certo che si! Faccelo sapere con un po’ di anticipo cosi’ ci organizziamo per fare cose insieme.

** Posso mollarvi per un po’ e andare a fare un giro nei dintorni?

Ovviamente si, il posto si trova in una posizione favorevole per consentire a chi vuole di associare al warm-up escursioni a mare o in montagna.

** Non ho capito bene cosa si fa.

Non ti preoccupare, vieni lo stesso che ci divertiamo.

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Dona il tuo 5×1000 a Verde Binario!

⏰ Da quest’anno Verde Binario è tra gli enti che svolgono attività socialmente rilevanti abilitati a ricevere il 5×1000 dell’imposta IRPEF.

👉 Puoi donare la tua quota 5×1000 specificando nella dichiarazione dei redditi il seguente Codice Fiscale: 98050500788

🏛 Sostenendo l’associazione culturale Verde Binario ETS contribuisci al sostentamento e allo sviluppo del Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) di Cosenza e del Museo dell’Informatica Funzionante – Palazzolo Acreide (MusIF) di Palazzolo Acreide!

😎 L’associazione e il museo funzionano da più di venti anni con continuità senza il supporto economico di alcuna istituzione pubblica e senza la sponsorship di nessuna azienda privata. Le nostre attività sono nella stragrande maggioranza dei casi autofinanziate, grazie alle donazioni di soci e partecipanti…

🥰 Il tuo contributo conta!

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Software-based Art Preservation: Embracing the Age of Technological Discontinuities

Lunedi 5 Giugno a partire dalle 18:00 presso il dipartmento di Matematica UniCal (cubo 30b, II Piano) si terrà un seminario su conservazione dell’arte contemporanea e obsolescenza tecnologica a cura di Morgane Stricot – direttrice del dipartimento “digital preservation” presso ZKM Centro per l’Arte e i Media di Karlsruhe (Germania).

Tra i musei di media arte più importanti al mondo, ZKM ospita tra le altre cose una vasta collezione di “software-based art”. Questo particolare tipo di opere richiedono una combinazione di dispositivi hardware e applicativi software per poter essere visibili, udibili, giocabili o più in generale fruibili.

L’insieme dei materiali, dei framework, dei programmi e delle librerie con cui un particolare oggetto hardware/software è costruito, e l’interdipendenza tra tutte queste componenti, possono essere definiti come un ecosistema. Durante il seminario, e seguendo il percorso di cinque opere che col passare del tempo si avvicinano sempre più alla propria “discontinuità tecnologica”, vedremo come è sufficiente che una delle componenti di cui sono composte sparisca per fare collassare l’intero ecosistema in cui l’opera stessa vive.

Sembra dunque che la conservazione della “software-based art” sia destinata ad essere un continuo e infinito processo di riprogettazione e ricostruzione delle opere di cui si intende prendersi cura. Invece che combattere un fenomeno al di fuori del nostro controllo, potremmo abbracciare la nuova era delle discontinuità tecnologiche cogliendo l’opportunità di imparare e preservare non soltanto le opere ma anche il contesto culturale e la storia della tecnologia.

L’iziativa rappresenta il sesto appuntamento del ciclo di talk a cadenza mensile “Lovelace Mondays“, gli incontri tematici sulla storia dell’informatica a cura del Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) di Cosenza, del Museo dell’Informatica Funzionante (MusIF) di Palazzolo Acreide (SR), e del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria, all’interno della programmazione del Sistema Museale UniCal (SiMU).

Lunedi 5 Giugno 2023
Dipartimento di Matematica e Informatica
Cubo 30b II Piano – UniCal, Rende

programma dell’incontro:

ore 18:00 Spuntino di benvenuto

ore 18:30 Software-based Art Preservation: Embracing the Age of Technological Discontinuities – arte e nuovi media: conservazione e obsolescenza tecnologica, a cura di Morgane Stricot, direttrice del dipartimento “digital preservation” presso ZKM – Centro per l’Arte e i Media, Karlsruhe (Germania)

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L’Illusione della Terza Dimensione

Gli schermi a cui siamo abituati ci mostrano le immagini su una superfice piana, in grado di rappresentare soltanto due dimensioni. Nel corso del tempo abbiamo imparato a creare mondi tridimensionali all’interno di essi, andando oltre la loro natura bidimensionale. Ai confini della magia, ripercorriamo a partire dagli anni 80 del secolo scorso la storia di questa grande illusione, con il seminario di Michele “Hiki” Falcone: digital artist, appassionato di vecchie tecnologie videoludiche e sviluppatore di giochi punk.

Il seminario è previsto per Lunedi 8 Maggio alle 18:15 presso il dipartmento di Matematica UniCal (cubo 30b, II Piano).

L’iziativa rappresenta il quinto appuntamento del ciclo di talk a cadenza mensile “Lovelace Mondays“, gli incontri tematici sulla storia dell’informatica a cura del Museo Interattivo di Archeologia Informatica (MIAI) di Cosenza, del Museo dell’Informatica Funzionante (MusIF) di Palazzolo Acreide (SR), e del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria, all’interno della programmazione del Sistema Museale UniCal (SiMU).

Il format dell’evento prevede un momento di convivialità, un aperitivo “junk food gourmet”, e una piccola mostra interattiva a cura del MIAI: al termine del seminario i partecipanti possono interagire direttamente con alcuni dei videogames storici menzionati durante il talk, installati su computer originali dell’epoca.

Lunedi 8 Maggio 2023
Dipartimento di Matematica e Informatica
Cubo 30b II Piano – UniCal, Rende

programma dell’incontro:

ore 17:45 Junk food gourmet

ore 18:15 L’Illusione della Terza Dimensione – una retrospettiva sulla storia della grafica 3D dagli anni 80 del secolo scorso ai giorni nostri, a cura di Michele “Hiki” Falcone, digital artist, appassionato di vecchie tecnologie videoludiche e sviluppatore di giochi punk

ore 19:00 Piccola mostra interattiva – sarà possibile interagire con alcuni dei videogames storici menzionati durante il talk, installati su computer originali dell’epoca

UPDATE (Giugno 2023): è online sul nostro canale YouTube il video del seminario:

L’illusione della terza dimensione